L’interessante considerazione sulla “Teoria della stupidità” di Carlo. M. Cipolla è che:
“La probabilità che una persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra sua caratteristica”.
La conseguenza è che la percentuale di persone stupide è la stessa qualsiasi sia l’ambiente, il ceto o il livello di istruzione delle persone prese in considerazione.
Abbiamo quindi la stessa probabilità di avere a che fare con uno stupido sia nella relazione con un professore universitario, un politico, un manager come in un bidello od un operatore ecologico.
Gli stupidi si distribuiscono secondo una percentuale “ç” in tutte le classi sociali.