Scritto alle 11:55 m. nella COMUNICAZIONE ANALOGICA, LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI, RIFLESSIONI SULLA STUPIDA' | Permalink | Commenti (0)
Si dice che parlare in pubblico è come essere "Scoglio contro vento e maree"; cioè avere sicurezza in noi stessi e ottima preparazione su cosa dobbiamo dire.
Ecco alcuni piccoli trucchi del mestiere:
Scritto alle 03:57 p. nella COMUNICAZIONE ANALOGICA, LEADERSHIP PROATTIVA, LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (0)
Scritto alle 10:08 m. nella COMUNICAZIONE ANALOGICA, LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (0)
Scritto alle 06:42 p. nella COMUNICAZIONE ANALOGICA, LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (0)
Ciò che le parole non dicono lo dicono i gesti.
Ciò che si cerca di nascondere o negare con la logica si esprime in modo inconscio con il linguaggio dei gesti. Ascoltare e leggere il linguaggio dei gesti permette di ottenere maggiori informazioni non solo sul nostro interlocutore ma anche e soprattutto su noi stessi. Imparare il linguaggio dei gesti significa imparare ad interpretare in tempo reale le nostre ed altrui emozioni.
Scritto alle 07:27 p. nella COMUNICAZIONE ANALOGICA, LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (0)
Scritto alle 07:14 p. nella COMUNICAZIONE ANALOGICA, LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (1)
La prossemica con gli oggetti è il modo con cui è possibile distinguere un gesto di gradimento/interesse da un gesto di rifiuto. Nel caso in questione l’avvicinamento del bicchiere mi ha fornito in modo analogico la notizia che “al mio prezzo sarebbe stato possibile chiudere l’accordo”. Bisognava continuare a rimanere in “Down Logico”.
Scritto alle 08:49 p. nella COMUNICAZIONE ANALOGICA, ESEMPI DI SAP, LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (1)
Durante un incontro di lavoro ho ripetutamente fatto domande all’interlocutore (down Logico). Non sempre le sue risposte mi hanno convinto. Concentrandomi non solo sulle parole ma anche sui gesti mi è stato facile notare che ad alcune domande la risposta affermativa era accompagnata da “strofinamenti” ripetuti del naso. E’ un gesto analogico quello dello strofinamento che è segno di disagio e rifiuto rispetto alla situazione o a quanto in quel momento la persona sta sostenendo. Non accontentarsi della risposta logica ed osservare i gesti analogici può, come nel mio caso, aiutare a conoscere meglio la situazione e non avere “spiacevoli” sorprese.
Scritto alle 10:58 m. nella COMUNICAZIONE ANALOGICA, ESEMPI DI SAP, LEADERSHIP PROATTIVA, LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (2)
Una nonna con due bambini attraversa la strada. Una sua conoscente, probabilmente coetanea, la saluta alla finestra.
“Ciao Ida… che gioia!… che bei nipotini che hai”, dice la persona al balcone.
Ida risponde: “Queste creature mi stanno allungando la vita!”.
La signora al balcone risponde “Sono contenta!”
Nel terminare però l’ultima frase “Sono contenta !” la signora ha fatto un leggero ed incontrollato raschiamento di voce.
C’è da scommetterci, la nuora o la figlia non gli hanno ancora dato il nipotino da portare a passeggio!
Il raschiamento della voce istintivo e inconscio significa disagio e rifiuto rispetto alla situazione. Il complimento e dimostrazione di piacere espresso con “Sono Contenta” è dal punto di vista emotivo una bugia che l’inconscio, semplicemente rifiuta.
Scritto alle 11:22 m. nella LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (0)
Ogni gesto o azione intesa ad allontanare, espellere, buttar fuori, tirare via ha il significato analogico di rifiuto.
I gesti come strofinarsi il naso da desta verso sinistra o viceversa, oppure tossire con l’intenzione di schiarirsi la voce, quando hanno il significato di espellere o “buttar fuori” comportano rifiuto.
Scritto alle 09:49 p. nella LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (0)
Portarsi alla bocca una matita o qualsiasi altro piccolo oggetto ha il significato analogico di "interesse e gradimento".
Se, mentre stiamo affermando un concetto o facendo una proposta, osserviamo che l'interlocutore fa un gesto di questo genere, dobbiamo quindi insistere ed approfondire; dal punto di vista analogico il semforo è passato dal giallo al VERDE (vedi post precedente)!
Scritto alle 06:04 p. nella LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (0)
Nel caso dei gesti di gradimento la regola è la seguente:
“Più il prurito o il toccamento si manifesta vicino alla zona della bocca, più il gradimento della persona rispetto a quello che diciamo, oppure rispetto a quello che sta pensando e osservando è elevato.”
Gestire bene il potenziale emotivo della relazione permette di associare correttamente il significato analogico del gesto, per esempio di gradimento, a quello che stiamo dicendo. Diversamente si corre il rischio di dare a quel gesto di gradimento una correlazione errata: "penso che la mia proposta gli piaccia ... ma invece sta pensando al week end"
Scritto alle 02:54 p. nella LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (0)
Più il prurito o il toccamento si manifesta vicino alla zona del naso, più il livello di coinvolgimento e di interesse della persona è elevato.
E’ quindi importante osservare i toccamenti e i pruriti che le persone avvertono in questa zona del corpo.
Addirittura, quello di far nascere un prurito di “interesse” nel nostro interlocutore dovrebbe diventare un obiettivo da perseguire.
Il gesto analogico di interesse, una volta manifestato, non potrà che mutare, in base al messaggio che stiamo comunicando, in un successivo gesto di rifiuto o di gradimento.
Trovo l’esempio del “giallo” nel semaforo svizzero molto calzante.
Suscitare interesse nell’interlocutore e quindi provocare gesti analogici di tensione e interesse è come accendere un semaforo. Esso si accende sul colore giallo e sappiamo che il prossimo colore potrà essere o verde o rosso
Creare interesse è quindi la condizione necessaria (accendere il semaforo) per ricevere successivamente un gesto di gradimento (semaforo verde) o di rifiuto (semaforo rosso).
Alcuni gesti di rifiuto e gradimento saranno trattati nei prossimi “post”.
Scritto alle 10:53 p. nella LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (0)
“Condurre un colloquio con una persona senza guardarla negli occhi ha tanto senso quanto giocare a golf con gli occhi bendati”
Mediante l’osservazione dei gesti, degli sguardi e della postura è possibile nella relazione professionale dare risposta, sul piano analogico, a due quesiti importanti:
Quesito n. 1: “L’interlocutore è coinvolto e interessato a ciò che gli sto dicendo? “
Quesito n. 2: “ Se è interessato, le risposte alle sue domande oppure i suoi silenzi, esprimono “gradimento” oppure “rifiuto”? Ciò che dice dal punto “logico” (“mi piace”, “potremmo procedere”, “le farò l’ordine” ) è confermato dai gesti che esprime inconsciamente sul piano analogico (“mi piace ma è troppo caro”, “trovo una scusa che possiamo procedere e poi….”, “non ci penso a fargli l’ordine”)?
Scritto alle 11:15 m. nella LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (0)
Come detto nel post precedente il prurito o il toccamento che si manifesta vicino alla punta del naso ha significato analogico di interesse.
E’ giusto però porsi questa domanda : “interesse verso chi? Verso che cosa ? Interesse positivo o negativo?”
Se mentre parliamo l’interlocutore si “gratta” il naso o il lato guancia/naso è interessato a ciò che stiamo dicendo, oppure a ciò che sta pensando (indipendentemente dall’argomento) od osservando per esempio il nostro abbigliamento, l’arredamento del nostro ufficio.
Potrebbe addirittura pensare a tutt’altro, per esempio: il Week end, i lavori di manutenzione che deve fare a casa, etc..
Come capire a cosa è “correlabile” il gesto di interesse?
Prossimamente su questo "Blog"!
Scritto alle 02:03 p. nella LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (0)
Più il prurito o il toccamento si manifesta vicino alla punta del naso, più il livello di coinvolgimento e di interesse della persona è elevato.
Grattarsi o strofinarsi il naso come in figura è quindi un gesto di elevato coinvolgimento. Ciò significa che se il “capo” mentre presentiamo la nostra relazione o il “cliente” mentre presentiamo la nostra offerta si toccano ripetutamente il naso questo deve essere considerato come un gesto di interesse e di apertura: condizione indispensabile per una buona relazione.
Scritto alle 12:11 p. nella LINGUAGGIO DEI GESTI E PRURITI | Permalink | Commenti (0)