In ogni negoziazione una differenza di prezzo troppo elevata può far irrigidire le posizioni. Il “Down Logico” mi ha permesso di non irrigidire la relazione e di lasciar ad un momento successivo e più consono (perché no… dopo un buon bicchiere di vino) il rilancio del prezzo (vedi post precedente).
Più che di “udire” mi sono imposto di “ascoltare”, più che “vedere” mi sono imposto di “osservare” le parole e i gesti del mio interlocutore. Solo ascoltando le parole “No, il prezzo è troppo basso” ed osservando il gesto di gradimento di avvicinamento del bicchiere (vedi prossimo post) ho notato una contraddizione che potevo giocare a mio vantaggio.
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