Ho già usato in passato questo titolo per riflettere sull’importanza che nella comunicazione analogica assume l’osservare, l’ascoltare e lo sperimentare.
Il verso e il suo opposto! La comunicazione logica opera per sintassi, la comunicazione analogica opera per similitudine! Far convivere e coniugare le regole formali e digitali della comunicazione logica con il loro opposto cioè l’osservazione, la sperimentazione e il dubbio sull’interpretazione del comportamento e dell’atteggiamento (“forse vuol dire che….”) . Approssimazione che diventa certezza quando si ottiene una immediata conferma di ciò che si è precedentemente supposto.
A dimostrazione che la comunicazione analogica è una competenza importante e potente nelle relazioni, fornirò nei prossimi “Post”, alcuni esempi concreti in cui la “chiave analogica” mi ha permesso di leggere “informazioni” che la sintassi della parola non “contiene”.
sarebbe bello avere dei modelli pratici da poter applicare. Il tuo libro è molto bello. Non si trova da nessuna parte pero' come applicare modelli comportamentali validi (a parte parlare con voce suadente o impositiva, e simili). Ad esempio come ci si comporta con gli alterati?
Scritto da: Ale | ott 27, 2007 a 08:22 p.
Ale,
il mio consiglio è quello di chiederti se tu innanzitutto ti consideri prevalentemente “Complementare” o “Alterato” (quello che nel libro chiamo “simmetrico”). Bisogna a mio avviso partire da qui per comprendere le difficoltà o le potenzialità che noi abbiamo con i nostri rispettivi interlocutori, “Complementari” o “Alterati” che siano. Il resto … con pazienza! Ciao!
Scritto da: Lorenzo | ott 27, 2007 a 09:25 p.
nel senso, un essere alterato come lo tratti? con graduale disponibilità o con graduale non disponibilità? oppure come un essere base o come un avere base? ogni scuola ha il suo credo. Non ci si capisce. Grazie
Ale
Scritto da: Ale | ott 29, 2007 a 11:28 p.