A qualcuno della mia età questa formula ricorderà tanto il libro di scienze della scuola media! E’ così: era il libro di scienze!
Essa però è a mio avviso anche la formula magica per sviluppare intelligenza analogica nelle relazioni.
L’intelligenza analogica valorizza, oltre l’ascolto del contenuto logico e informativo, l’osservazione dei comportamenti fra le persone che sono in comunicazione e quindi la relazione.
La natura simmetrica o complementare delle persone caratterizza il tipo di relazione che esse stabiliscono con gli altri. Il metodo per comprendere il tipo di relazione non può che essere "analogico".
Anziché chiedersi in modo categorico ( e quindi “logico”) se quella persona è una complementare o una simmetrica è bene inizialmente osservare semplicemente il tipo di relazione che instaura. Quindi :“osservare e sperimentare!”
Se il suo atteggiamento in quella situazione sarà a nostro parere “simmetrico” o “complementare” agiremo di conseguenza “come se” essa è simmetrica o complementare!
In sostanza affermare, prima di “osservare e sperimentare personalmente”, che la prevalenza di ogni persona è sempre simmetrica o sempre complementare induce un approccio categorico che è furviante perchè incompatibile con la “logica dell’analogico”.
E’ l’osservazione e la sperimentazione personale che vi condurrà a verificare quanto questo “principio analogico” sia vero.
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